Tra tradizione ed innovazione

Tra tradizione ed innovazione

Questo è il titolo della serata organizzata dalla AssPO (Associazione Piemontese Olivicoltori) e dalla Proloco di Quagliuzzo per promuovere la cultura olearia nel nostro territorio.

Alle 20 mi avvicino alla Chiesa Vecchia, un edificio ormai non più legato alla religione, ma ancora centro di tante iniziative. Varco un portone ligneo e scopro un gioiello che contiene tante pietre preziose.

Una serie di affreschi arricchiscono le pareti, un balcone ligneo del Settecento sovrasta l’entrata e una serie di teche contengono numerosi reperti fossili riconducibile al periodo glaciale e postglaciale.

Sono sbalordita da tanta bellezza, ma non dimentico il motivo della mia visita: unirmi ad altri colleghi per trasmettere la nostra passione legata agli ulivi, all’olio extravergine e alla cultura olivicola.

L’introduzione è stata tenuta dal Presidente onorario dell’AssPO, il sig. Pierluigi Baratono.

Ci si è soffermati sull’importanza di avere una delegazione dedita alla cura dell’olivo piemontese, sulla storia della nascita dell’AssPO e sui progetti.

Successivamente, circa settanta persone hanno ascoltato con attenzione il presidente dell’associazione, Fulvio Castagna, sull’iter dall’oliva all’olio, la classificazione degli oli e sull’introduzione alla degustazione.

Tutti sono attenti, stupiti di sentire quanto lavoro e dedizione occorra per produrre un olio extravergine di qualità, quante difficoltà, quante regole bisogna seguire, ma lo stupore maggiore visto negli occhi del pubblico arriva con gli assaggi.

Quando la teoria lascia spazio alla pratica, tutto sembra reale, tangibile.

È il mio turno…mi avvicino al microfono e comincio a spiegare cosa accadrà da lì a poco, con la degustazione.

“Chi vuole assaggiare gli oli nel bicchierino?” è stato chiesto al pubblico.

Poco meno della metà delle persone accetta la sfida, ma la curiosità di tutti è tanta.

Cominciamo a distribuire i primi oli, quelli creati ad hoc per avere un lampante ed un vergine.

Tutti cominciano a scaldare il proprio bicchierino, avvicinano il naso ed ecco i commenti accompagnati a smorfie tipiche di chi ha a che fare con qualcosa di poco piacevole.

Anche sul secondo olio, qualche naso si storce.

Passiamo agli oli buoni, quelli che fanno sognare di essere in un campo con erba appena tagliata, quelli che ricordano i profumi di quando si staccano i pomodori dal loro tralcio, quelli che ricordano la rucola.

Cominciano i sorrisi, i visi sono rilassati, felici e le loro espressioni sono bellissime. Sembrano quasi stupiti di riuscire a sentire qualcosa di così buono e che faccia scaturire tante domande.

Il pubblico si anima, si scambiano pareri, si raccontano storie e mi sembra che l’idea di AssPO e Proloco sia davvero un successo: il nostro obiettivo di coinvolgere le persone è stato raggiunto.

Ciliegina sulla torta, l’intervento del Dott. Simone Accomazzo per illustrare l’importanza dell’utilizzo dell’olio EVO nella nostra alimentazione, per quale motivo è preferibile all’utilizzo di grassi polinsaturi e che benefici apportano i polifenoli ed i tocoferoli sul nostro organismo.

Giunti al termine della nostra serata, un piccolo rinfresco viene offerto dal paese di Quagliuzzo per concludere questa serata così piacevole.

Non faremo un brindisi con l’olio, ma un bicchiere di vino per ringraziarci reciprocamente è quello che ci vuole!

Grazie ancora a tutti

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